COMUNICATO POLITICO del Coordinamento Nazionale del Movimento Essere Sinistra – MovES
Come tutti sappiamo, Liberi e Uguali nasce dall’unione di partiti come MDP, Sinistra Italiana e Possibile.
MDP-Art.1 si è staccato dal PD con l’intento dichiarato di voler ricostruire il centrosinistra ma da quanto appare presumibile, a nostro modo di vedere MDP è nato per recuperare i voti persi a sinistra dal PD da far pesare al momento opportuno.
Infatti si forma nel 2017 a ridosso delle elezioni e pare piuttosto anomalo che Bersani lasci la “ditta” dopo aver accettato l’impossibile pur di tenerla insieme. Ci pare lecito pensare che solo per uno scopo ben preciso uno come lui poteva muoversi in tal senso e lo scopo potrebbe essere solo quello di guardare in qualche modo ancora al PD.
Renzi è servito a questi dirigenti politici per non far affondare il PD in un passaggio francamente difficile per il PD stesso e nel contempo anche per affondare la segreteria Bersani che comunque restava l’ultimo ostacolo alla realizzazione di un partito francamente e dichiaramente al servizio delle élite neoliberiste.
Più che ovvio e lecito immaginare, pertanto, che mirino a scalzare Renzi e a riprendersi il PD, magari sotto una nuova formula o veste, ma comunque questo obiettivo resta uno fra i papabili così come è altrettanto possibile che mirino alla formazione di un polo di centrosinistra.
Ma anche su questo punto sarebbe necessaria un’osservazione: si parla di CENTROSINISTRA e parlare di sinistra a fronte di tutte le dichiarazioni di D’Alema in tal senso, è quanto mai mistificatorio e confondente di cosa sia il centrosinistra e cosa la sinistra.
Oltre ad MDP, dentro LeU c’è Sinistra Italiana.
Questo è un partito che nasce per raccogliere i transfughi di diverse formazioni politiche ma risulta più che evidente sin da subito, che sia una formazione di vendoliana memoria molto ben rappresentata dal suo leader, Fratoianni, a favore della UE e, il congresso di Rimini dove si sono costituiti, è la prova tangibile del fatto che di uscire dai trattati non ci fosse nessuna volontà oggettiva.
Da quel congresso, a prescindere dai proclami pseudorivoluzionari, i delegati escono SENZA che si sia affrontato il problema UE ed euro e senza che venga elaborata una posizione netta.
Si lascia credere alla base che non ci sia ancora un programma per poterlo elaborare con essa ma questo, poi, non è mai avvenuto.
Intanto, però, le iscrizioni si sono comunque chieste a priori e si sono anche avute.
Quindi ancora una volta si fa appello al fideismo e soprattutto al bisogno della base di avere un partito che sappia rappresentare la sinistra, per scopi alquanto difformi da quella necessità.
La base, perciò, ancora una volta viene usata solo per scopi utilitaristici e il fatto che la dirigenza si sia riunita a Rimini già divisa in TRE CORRENTI aveva dichiarato tutto su questa formazione.
Al suo interno, alla fine, in base a quanto si vede oggi, ha prevalso la linea Scotto benchè fosse uscito da SI già prima del congresso di Rimini.
Come avevamo preventivato, si sono poi trovati a dialogare con una forza come MDP al momento della riunione del Brancaccio, operazione anche questa fortemente utilitaristica e l’adesione di Anna Falcone a LeU malgrado le sue continue smentite, conferma che le vere intenzioni di quell’incontro fossero altre.
Sempre e solo elettoralistiche e sempre menzognere nei confronti della base.
Possibile, invece, naviga nel mare del sistema Obama e si ispira DA SEMPRE alle sue politiche.
Sono europeisti CONVINTI e nessuno li sposterà mai da quelle posizioni.
Si definiscono di centrosinistra o di sinistra a seconda della convenienza ma il loro terreno è soprattutto quello dei diritti civili.
Dovremmo ormai tutti sapere che cosa rappresenti questa linea, per il sistema.
Inoltre, pur avendo ripetutamente dichiarato che D’Alema fosse loro nemico giurato, oggi ci si ritrovano in coalizione con lui.
In fase di spartizione dei seggi, comunque anche Possibile ha dovuto fare i conti con il potere di una classe politica che di spartizioni ha grande esperienza: i vertici di MDP non hanno concesso a Possibile ulteriori seggi oltre a quelli già esistenti: 3 seggi sulla totalità delle liste. A riprova di questo le dichiarazioni di Civati sono state chiare ma da MDP non ci si poteva aspettare nulla di diverso.
Si può pensarla come si vuole ma i fatti (parliamo di fatti, non di supposizioni) sono stati e sono questi.
Non esiste NESSUNA idealità e NESSUNA volontà di cambiamento in questa lista se non il riconfermarsi all’interno del sistema parlamentare e garantire le rendite di posizione dei singoli partiti oltre ovviamente a rappresentare comunque le élite globaliste finanziarie che soprattutto le dirigenze di MDP hanno provveduto a rafforzare e strutturare in ogni modo.
Oltre a tutto ciò, per noi è persino impossibile pure immaginare COME SI POSSA ESPRIMERE un voto in favore di un soggetto politico al cui interno ci sono GLI STESSI dirigenti che hanno permesso l’approvazione di leggi come il Jobs Act, la Fornero, la Buona Scuola e tutto quanto di peggio abbiamo dovuto subire.
Se cper chi li vota, questa è sinistra, allora è evidente che si sia perso il senso di cosa significhi questa parola.
Per quanto ci riguarda, Liberi e Uguali finirà con l’essere funzionale al PD e non crediamo di sbagliare previsione.
Inoltre va sempre tenuto in debito conto che pochi senatori sono l’ago della bilancia di qualunque governo, quindi il peso politico-affaristico di LeU sarà notevole ma MAI in favore delle istanze dei lavoratori e del popolo italiano.
Guardate, non ho nemmeno letto l’articolo e mi ripropongo di non leggerlo: mi basta il titolo.
LEU non si vota, non c’è bisogno di strologare più di tanto.
Se si deve spiegare “perché non si vota LEU” allora non serve nemmeno capire perché c’è chi vota CasaSterlina: saremmo al cuore della politica quantistica ad effetto tunnel, dove tutto è possibile.
Scusa Fiorenzo, ci pare che anche SollevAzione abbia fatto la stessa disamina, quindi dove sta il problema?
Certo che è scontato che non si voti LeU ma se tutto si confina solo al titolo, allora basta saperlo.
A che serve scrivere se poi si viene stigmatizzati solo dal titolo?
In ogni caso se insisti col tenerci sotto esame, fai pure.
Qui troverai solo posizioni a favore dell’antiliberismo, a favore della sovranità, a favore della giustizia sociale e tutto quanto è inviso al neoliberismo.
Vabbè! Ovvio che la modalità del commento è tarata dal clima pre-elettorale. Cmq state tranquilli, sono capace sia di essere più dialogico che molto più scassaminkien.
Dopo tanti invii questo mi sembra quello con meno errori. Renzi sta personalizzando il voto su D’Alema. Dice chi vota D’Alema spinge Salvini verso palazzo chigi. Non c’è cosa peggiore del vedere dei politici evidenziare un nemico da combattere, non potendo combattere le idee, in quanto cerca di dirsi sinistra. In realtà proprio Renzi ha rifiutato di includere nella legge elettorale il voto disgiunto che avrebbe permesso accordi nei collegi uninominali tra il Pd e LeU. «chi è causa del suo mal pianga se stesso». Non che D’Alema mi stia particolarmente simpatico, anzi da quando affermò che Benito Mussolini aveva diritto ad un processo, per farsi bello agli occhi della nipote e dei fascisti, non mi sta affatto simpatico in questo. Perfino gli studenti di terza media come me sanno che a Benito Mussolini fu proposto qualcosa del genere, ma rifiutò questa possibilità. E se non ricordo male il processo lo ebbe dalla resistenza che lo condannò a morte. Con una Norimberga( Italiana ) lo avrebbero condannato all’impiccagione, come i tanti che si impegnarono in prima persona nella soluzione finale. Le SS Italiane come erano definite ,erano un esercito di occupazione,verso il quale era legittimo reagire. In Italia ci fu una amnistia anche su quei reati, peccato che da quell’atto, non è nata una migliore umanità tra quelle persone. Sentire che c’è chi rivendica quella storia , lascia senza parole.
Grazie molte per l’articolo.