
TI RIDONO IN FACCIA? FALLI RIDERE, POI FALLI SMETTERE

di Enrico GALIANO
Quando ero all’università il mio professore di filologia dantesca mi disse, ridendo: “Lei non farà mai il professore, si trovi qualcos’altro”.
Era considerato un luminare. Mancavano solo gli inchini e i petali al suo passaggio.
Gli ho anche creduto, idiota che non sono altro. Ho fatto mille lavori anche perché per molto tempo sono stato così stupido da credergli, a quel prof.
Quando ho iniziato a scrivere, con una piccola casa editrice delle mie parti – un’esperienza e tutto quanto eh?, ma pur sempre una casa editrice dal respiro perlopiù locale – beh insomma il mio editore, quando gli feci capire che sognavo di pubblicare un romanzo con una casa editrice importante, mi rise in faccia e iniziò a sciorinarmi i nomi di un po’ di editori chiedendomi: quale, questa? O questa? Allora? Quale vuoi?
Un mesetto fa ero a un matrimonio e al tavolo in cui eravamo a un certo punto è saltato fuori che avevo appena pubblicato un libro, così un conoscente mi ha chiesto se avevo venduto qualche copia, e io candido candido (no, col cavolo: orgoglioso come pochi) gli ho risposto che non lo sapevo ma che in alcune librerie era esaurito.
Lui e la sua ragazza mi hanno riso in faccia. Come se me la fossi inventata.
Adesso faccio il prof in una scuola media: a scuola praticamente ci vivo, manca solo che ci vada col sacco a pelo, e un mese e undici giorni fa ho pubblicato un romanzo che è in classifica da un mese e undici giorni.
Troverai sempre chi ti riderà in faccia.
Anzi no: non sempre: ogni volta che proverai a raccontare il tuo sogno a voce abbastanza alta da farti sentire da qualcuno.
E più il sogno sarà grande, più grandi le risate.
E quindi la morale di questa piccola storia è solo una: falli ridere, falli ridere forte.
E poi un giorno, quando meno se lo aspettano, falli smettere di ridere.