
MONDIALI, GOVERNO E SINISTRA AL BAR
di Ivana FABRIS – Coordinatrice Nazionale Responsabile Movimento Essere Sinistra MovES
Chissà perchè (domanda retorica) al Bar Sport dei social e dei media, tra una notizia sui mondiali e l’altra, nello stesso perfetto stile, nessuno rilancia in ognidove la notizia che grazie alle trattative fra azienda e parti sociali, voluta e ben gestita dal Ministro Di Maio, TIM non metterà in cassa integrazione decine di migliaia di lavoratori, ma che per quei 30.000 si ricorrerà ai contratti di solidarietà difensiva – se i lavoratori lo accetteranno – mettendoli così in condizione di non perdere il lavoro.
Eh sì, meglio tacere su questi fatti poichè significherebbe ammettere che dopo 30 ANNI di politiche mirate a macellare i lavoratori, non la sinistra ma un ministro dei 5 stelle è riuscito a rompere il frame del sistema e a strappare il sipario, quindi parrebbe che non sia poi il cialtrone che si dice in giro.
Che rabbia eh, cari compagnucci della parrocchietta?
In compenso ne parlano – e molto – nei bar tra una considerazione sui mondiali di calcio e l’altra, le persone che con le parrocchiette non hanno a che fare ma che conoscono la loro condizione esistenziale che nessuno, nella sedicente sinistra, ascolta più.
Non solo. Che Di Maio abbia messo sul tavolo la questione dei riders e degli SFRUTTATI dalla famigerata gig economy insomma, non va bene ai soliti noti della sinistra rosè o del PD. Ma pure a tanti che non appartengono a quelle aree politiche della sinistra inchinata al neoliberismo, non sta bene.
Insomma, in tempo di mondiali di calcio la pratica più diffusa è quella dell’affrontare il dibattito politico col solito metro della chiacchiera da Bar dello Sport. Anzi, a volte lì si trova anche sostanza nel confronto.
I lavoratori di questa nuova (si fa per dire, perchè lo sfruttamento che applica è roba da capitalismo ottocentesco) economia, – sono anche meno di carne da macello, visto che lavorano a 2.70 euro a CONSEGNA e che diritti non ne hanno nessuno e ne avevamo parlato qui, per chi volesse saperne di più.
Infatti, al rider di Milano che recentemente è stato amputato di una gamba per essere finito sotto alle ruote di un tram, a causa di una caduta col suo motorino mentre consegnava, NON sarà riconosciuta la copertura INAIL.
Poi, però, tutti si lamentano e piagnucolano perchè i nostri giovani (si legga figli e nipoti) lasciano il suolo natio per andare a cercare un lavoro dignitosamente riconosciuto, all’estero.
Ottimo. Andiamo avanti così e governi simili a quello attuale continueranno ad ottenere consensi per secoli dei secoli.
Ma se invece di lanciare alti lai contro questo governo e se invece di limitarsi all’insulto in perfetto stile antiberlusconiano e antirenziano (una roba che ha fatto più danni della grandine e delle cavallette insieme al campo della sinistra) contro questo governo, tanti compagni cominciassero a dirsi qualche verità e insieme si ricominciasse a fare ciò che è vocata a fare una sinistra francamente anticapitalista e antiliberista?
Se invece di stracciarsi le vesti sull’aver consegnato le nostre lotte alla destra, si lavorasse ad una proposta SOCIALISTA, quindi alternativa a quanto sta offrendo la destra con tutto ciò che ne conseguirà, una proposta che fosse davvero rappresentativa delle istanze delle classi subalterne, non sarebbe meglio?