di Ivana FABRIS
Non c’è occasione più ghiotta per i morti viventi di uscire dalle cripte, come l’apparire all’orizzonte di un nuovo schieramento politico che si dichiara di sinistra.
Così, anche Bertinotti, oggi lascia saio e rosario e ci dispensa le sue giaculatorie su cosa serva alla sinistra, dicendo pure (!) che “invocare il centrosinistra è un suicidio e che serve una rottura radicale”.
E lui di rotture se ne intende.
Uguale per i suicidi. Come ci ha suicidati lui, forse solo Occhetto.
Ma pure di ciò che è radicale, è davvero un esperto.
Infatti radical-chic come lui, pochi altri.
Bertinotti, riposa. E prega.
Prega che non ti si chieda mai di rispondere davanti al popolo delle tue responsabilità storiche e della tua compiacenza col sistema e del tuo asservimento al neoliberalismo.