
Il tema era questo:”Se un tuo compagno benestante e molto intelligente ti avesse espresso il proposito di abbandonare gli studi, che cosa gli risponderesti?”
Ghilarza, addì 15 luglio 1903
Carissimo amico,
Poco fa ricevetti la tua carissima lettera, e molto mi rallegra il sapere che tu stia bene di salute.
Un punto solo mi fa stupire di te; dici che non riprenderai più gli studi, perché ti sono venuti a noia. Come, tu che sei tanto intelligente, che, grazie a Dio, non ti manca il necessario, tu vuoi abbandonare gli studi?
Dici a me di far lo stesso, perché è molto meglio scorrazzare per i campi, andare ai balli e ai pubblici ritrovi, anziché rinchiudersi per quattro ore al giorno in una camera, col maestro che ci predica sempre di studiare perché se no resteremo zucconi. Ma io, caro amico, non potrò mai abbandonare gli studi che sono la mia unica speranza di vivere onoratamente quando sarò adulto, perché come sai, la mia famiglia non è ricca di beni di fortuna.
Quanti ragazzi poveri ti invidiano, loro che avrebbero voglia di studiare, ma a cui Dio non ha dato il necessario, non solo per studiare, ma molte volte, neanche per sfamarsi.
Io li vedo dalla mia finestra, con che occhi guardano i ragazzi che passano con la cartella a tracolla, loro che non possono andare che alla scuola serale.
Tu dici che sei ricco, che non avrai bisogno degli studi per camparti, ma bada al proverbio “l’ozio è il padre dei vizi.”
Chi non studia in gioventù se ne pentirà amaramente nella vecchiaia. Un rovescio di fortuna, una lite perduta, possono portare alla miseria il più ricco degli uomini. Ricordati del signor Francesco; egli era figlio di una famiglia abbastanza ricca; passò una gioventù brillantissima, andava ai teatri, alle bische, e finì per rovinarsi completamente, ed ora fa lo scrivano presso un avvocato che gli da sessanta lire al mese, tanto per vivacchiare.
Questi esempi dovrebbero bastare a farti dissuadere dal tuo proposito.
Torna agli studi, caro Giovanni, e vi troverai tutti i beni possibili.
Non pigliarti a male se ti parlo col cuore alla mano, perché ti voglio bene, e uso dire tutto in faccia, e non adularti come molti.
Addio, saluta i tuoi genitori e ricevi un bacio dal
Tuo aff.mo amico Antonio
Antonio Gramsci
Questa è pura disinformatia di Sovietica memoria,si idolatriza Gramsci ed è giusto perché era molto intelligente ma non si dice che fosse anche uno degli artefici del pensiero più aberrante e criminale degli ultimi cento anni,il Comunismo, e con la sua teoria ,purtroppo giusta che per conquistare il potere ,bisognava occupare tutti i gangli dello Stato,ha contribuito al suo successo ,in molte nazioni ,compresa l’Italia.
Infatti che cos’è quello italiano se non un regime?
Infatti analizziamo tutti i centri di potere italiani.
Presidenza della Repubblica: Sergio Matarella ,pd
Presidente consiglio è governo :PD
90% dei presidenti di Regione: PD
Quasi il totale delle province :PD
Il 90% dei comuni :PD.
Enti statali e societa’ controllate:100% PD.
Banche e finanziarie a partecipazione statale 100% :PD.
A tutto questo si agggiunga la Spada di Damocle della Magistratura quasi tutta schierata a sinistra e vi accorgerete che se questo non è un REGIME ,gli assomiglia al 90%.
Gli insegnamenti di Gramsci ha dato il loro teorizzato risultato.
Peccato non habbia molti vantaggi alle classi che diceva di difendere.
Disinformazione.
Abbiamo approvato questo commento perchè desideriamo che la libertà di parola sia sempre garantita (ove non travalichi i limiti del diritto penale).
E lo desideriamo proprio perchè siamo Sinistra, e siamo portatori di quei valori per i quali Antonio Gramsci è morto in carcere ucciso da quell’ideologia che invece la nega: e che si chiama FASCISMO. Accusare di disinformazione o propaganda uno scritto autentico di Antonio Gramsci sul valore dell’educazione scolastica pubblica potrà addirittura far sorridere qualche nostro lettore. Vuol dire che l’autore di questo commento, Ignazio Posadino, non l’ha neppure letto. Come non legge il nostro blog che attacca sempre e comunque il PD come alfiere della destra più neoliberista e servile alle istanze del Capitale in Europa. Le consigliamo di rivedere il concetto di egemonia in Gramsci e a quali valori istituzionali e umani voleva condurre. Notiamo invece in questi terribili tempi la totale egemonia della finanza e del dominio dell’uomo sull’uomo. E a questo hanno portato discorsi vacui, in malafede e senza alcuna prova storica quali quelli vergognosi e irrazionali di Ignazio Posadino, al quale comunque assicuriamo la nostra totale opposizione al Pd e a quelli come lui, che confondono i lettori con assurde considerazioni supportate dal nulla.
p.s. “abbia” si scrive senza acca.
Che bel commento, sia il suo che quello successivo di Federica!
Grazie Claudia 🙂
L’anticomunismo più feroce non è mai morto in questo paese, è sopravvissuto anche al comunismo e questo dà l’idea di quanto fanatismo ci sia in giro ancora oggi.
Ma non solo il fanatismo anche la disinformazione e l’ignoranza (intesa non come insulto ma come ignorare) la Storia.
Gente che NON ha letto una pagina e giudica Gramsci unicamente sulla scorta di una pregiudiziale dura a morire ma che in questo caso si fonda persino su una COMPLETA e TOTALE DISINFORMAZIONE.
Innanzitutto al governo NON c’è la sinistra e specialmente non ci sono i comunisti, perchè se una cosa è vera, è che le politiche di questo governo e del precedente, cioè quello di Renzi, sono politiche di DESTRA, ma forse il Sig. Posadino non lo ha ancora capito e mette nello stesso calderone le etichette affidandosi solo alla stampa e all’informazione di quel regime che lui tanto critica salvo poi seguirlo in tutto e per tutto.
Inoltre, caro Sig. Posadino, le manca anche la CONOSCENZA della storia del comunismo italiano, perchè paragonare Gramsci a Stalin, non è solo un insulto a Gramsci stesso che è morto in carcere anche per la SUA LIBERTA’, caro Signore, ma un insulto a tutto la Storia italiana e a quella del Partito Comunista Italiano che non ha MAI AVUTO NULLA DA SPARTIRE con quello russo.
Quindi, prima di andare in giro a scrivere corbellerie, si informi e soprattutto studi che c’è sempre tempo per imparare prima di fare la morale agli altri.
Saluti
Federica
Questo governo e gli ultimi precedenti potranno anche essere stati “non di sinistra” ma neanche di destra anzi, ci tengono molto a non essere considerati tali… quello che non capisco è cosa ci stanno a fare “quelli di sinistra” in questo partito? Poi… che il PCI non avesse niente da spartire con quello sovietico…. la storia di Togliatti lo smentisce e Napolitano che inneggiava all’intervento russo in Ungheria e cecoslovacchia lo conferma
Che questi governi non ci tengano ad essere definiti di destra, non stupisce affatto.
Stupisce invece che ci sia ancora chi creda che la politica sia solo RAPPRESENTAZIONE perchè, al di là delle parole, poi ci sono i fatti e i fatti dimostrano che questi ultimi governi hanno realizzato le PEGGIORI politiche di destra, TUTTE contro i lavoratori.
Pertanto, in virtù di questo, definirli anche solo di centrosinistra significa affermare non solo il falso ma proprio scrivere e delineare un falso storico, in quanto nel momento in cui la sinistra va CONTRO i lavoratori, tutto si può definire ma di sicuro non sinistra e, per assurdo, neanche centro.
Cosa ci stiano a fare dentro al PD quelli che si definiscono di sinistra (non parlo dei dirigenti, quelli sono un discorso a parte) non è dato sapersi.
Magari, come lei Massimo, pensano – o vogliono credere – che quello sia ancora un partito di centrosinistra.
In quanto al PCI, spiace smentirla, perchè lei del Partito Comunista Italiano ricorda solo un breve periodo preferendo non considerare che Berlinguer, sin dall’inizio degli anni ’70, si smarcò FRANCAMENTE dalla linea sovietica.
Quindi una ventina di anni di storia andrebbero considerati, anche se ben comprendiamo che faccia molto più comodo ricordare solo quello che ci piace.
Peccato che la Storia non sia interessata a posizioni personalistiche e che sia impietosa nel mostrare esattamente la realtà.
Sempre ammesso che si voglia conoscerla o addirittura studiarla ma scevri da pregiudiziali politiche.
E qui torniamo a Gramsci che avrebbe avuto molto da dire ancora oggi, soprattutto oggi, e che ha detto molto sin da questa lettera, sull’importanza del SAPERE.
Saluti
Brava Federica
Il tuo commento è molto bello Federica (mi mandi una foto )
abbia e non habbia, caro latinista. E’ quello, che il piccolo Antonio scongiurava al suo ipotetico amico, lo studio.
A Ignazio ma che tipo di droga usi? Pd=comunismo? Ma quale film hai visto? Allucinante la tua ignoranza…ma anche il pregiudizio. Hai tanta, ma tanta confusione in testa, la tua mente è piena di veleno. Ma tu e quelli come te sono nullità, come foglioline spazzate dal vento. Sappiamo che c’è gente come te…uomini medi, i veri delinquenti, pericolosi criminali, razzisti, qualunquisti, colonialisti…gente che alla resa dei conti potranno essere utili solo per i lavori forzati..Un saluto
Red Lion, non esiste peggior droga della propaganda di sistema.
Di questo è drogata quella parte di Italia che ha fatto la fortuna di gente come Renzi e molti altri, grazie ai tanti Ignazio Posadino, purtroppo, che si dicono contro al regime ma ne sposano appieno la narrazione.
Inoltre, in questo paese è morto il comunismo (la sua rappresentanza politica quantomeno) ma non l’anticomunismo.
Solo in un paese come il nostro poteva accadere di vedere un simile paradosso.
ah Ignazio…. ma ancora nn hai inteso che PD non è un uguale a comunismo? tirati fuori dai tuoi schemi
Mi fa molto ridere veder parlare del P D come partito di derivazione gramsciana. Non si ha il senso del ridicolo.
Se Lei leggesse Gramsci forse capirebbe un pochino di più e non spererebbe tutte ste caz……
Ed Antonio Gramsci secondo lei avrebbe studiato per il puro piacere del potere…mah…
Ma é autentico questo documento? Dove era custodito, certo Gramsci mente superiore, ma scrivere così in quinta elementare produce perplessità
Certo che è autentico, Veronica. E se ne parla in vari articoli, dove però, si confonde (perchè per la situazione economica Gramsci dovette recuperare alcuni anni alle elementari in uno solo), la classe di appartenenza. Ecco l’articolo del Fatto Quotidiano sulla provenienza del documento che lo periodizza in quarta elementare. http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2011/11/12SIJ6020.PDF
Al signor posadino avrebbe giovato leggere il tema; avrebbe studiato e capito che il PD non è mai stato di sx.
Esattamente Tommaso
Scusate, potreste citare la fonte?
grazie.
scusate ho letto dopo i commenti.
Comunque la fonte potreste citarla in calce all’articolo così è più chiaro 🙂
Ciao Mario, aggiungiamo questi:
Sandra Amurri per Il Fatto rilanciato dal Corriere della Sera (2011)
http://forum.corriere.it/leggere_e_scrivere/16-11-2011/torna-agli-studi-giovanni-vi-troverai-tutti-i-beni-possibili-1932545.html?refresh_ce-cp
La Nuova Sardegna (2010)
http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2010/11/16/SO5PO_SO504.html