di Bruno DELL’ORTO
Il pragmatismo è caratteristica fondamentale poiché l’agire concretamente, tramite metodi atti al conseguimento di una serie di obbiettivi intermedi, magari in vista di un ultimo punto d’arrivo, consente di portare a reale compimento ciò che altrimenti rimarrebbe una serie di apprezzabili, ma incompiuti intenti.
Su questo è inutile discutere, ma è altrettanto chiaro che perseguire scopi che paiono solutivi nella contingenza, in assenza di una visione di fondo e quando le questioni riguardano fenomeni complessi, può portare ad effetti non solo a lungo termine deleteri, ma fin pericolosi.
Quando poi questo è riferito al governo di un paese, i pericoli possono riguardare in prospettiva sia i processi democratici che le condizioni di vita dei cittadini stessi, autoctoni od immigrati che siano.
Per questo le ideologie sono fondamentali, se non religiosamente intese con dogmi e preconcetti, perché mettono in condizione di rivolgere i propri sforzi verso il tipo di società ideale che si intende perseguire come un concreto punto d’arrivo.
Stabilito questo, quindi, occorre rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra lo status quo e tale determinato modello.
Ciò significa innanzitutto capire chi sono nemici, resistenze ed interessi che in questi ostacoli si concretizzano.
Altro concetto fondamentale, a mio avviso, risiede nella concezione che, una volta adottata una posizione di SINISTRA, essa non può per coerenza ed etica risultare subordinata e circoscritta a/in termini di confini, nazionalità, etnia.
Se quanto qui sopra esposto è condiviso, però, c’è qualcosa nel modo di porsi di molti compagni che ancora mi sfugge.
In sintesi, tutti coloro che parlano di:
-forzatamente rimpatriare gli immigrati
-chiudere le frontiere
-introdurre norme a tutela esclusiva degli Italiani,
è molto probabile che o non abbiano inteso chi sia il vero nemico, oppure, animati da assoluta mala fede, intendendolo come vantaggioso, scientemente adottino un atteggiamento distonico, in conseguenza del quale risultano comunisti coi propri pari e fascisti con qualsiasi straniero che di loro stia peggio, facendo finta di non capire quali logiche accomunino entrambi allo stato di vittime.
A proposito di gente che sui migranti non è affatto di sinistra segnalo questo preoccupante, ma purtroppo veritiero e ben documentato articolo:
http://frontierenews.it/2017/01/di-come-la-sinistra-italiana-ha-abbracciato-rossobruni-e-xenofobi/
L’articolo è da aggiornare perché Boghetta ha abbandonato il PRC (e nel frattempo si è messo a rammaricarsi pubblicamente che la Libia non faccia più da filtro a quella che lui chiama “invasione” di migranti “senza diritto” anche da regioni dove lui nega che si siano “siccità, guerre, miserie” ignorando, o fingendo di ignorare, i conflitti in corso in Gambia, Mali, Mauritania, Senegal, Nigeria dove pure la nostra ENI succhia petrolio), ma il problema, fuori e dentro Rifondazione, è di proporzioni ben maggiori di quanto l’articolo rilevi.
Ad esempio Simone Gimona, il segretario della federazione bolognese e membro del Comitato Politico Nazionale di Rifondazione citato nell’articolo per gli attacchi alla fantomatica “lobby gay”, fornisce alla pagina terzaposizionista previana Fronte del Popolo post che almeno loro interpretano in chiave xenofoba nonostante egli sembri perfettamente cosciente che si tratta di un gruppo terzaposizionista:
https://www.facebook.com/frontelpopolo/photos/a.255565634811119.1073741828.255505811483768/391679411199740/?type=3&comment_id=391700004531014&reply_comment_id=391738957860452&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R4%22%7D (alcuni commenti ostili a Fronte del Popolo e alle loro posizioni contro i “migranti economici” sono stati cancellati ).
Per Alessandro Latella, sempre della segreteria bolognese del PRC, non “distinguere” profughi di guerra e “migranti economici” vittime del solo imperialismo (economico) è roba da “sinistra petalosa” (dopo il “buonismo” e le “anime belle” di cui parla Boghetta mancava questa per completare l’adozione del vocabolario del leghismo):
https://www.facebook.com/paoloferreroPrc/posts/10155095604624194?comment_id=10155099376744194&reply_comment_id=10155111359909194&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R0%22%7D
Latella infatti condivide questo post in cui Boghetta dice che, se ci fosse Gheddafi, ci avrebbe salvati dall'”invasione”:
https://www.facebook.com/alessandro.latella.39/posts/863275047182088
…posizione ribadita qui:
https://www.facebook.com/alessandro.latella.39/posts/863337090509217
…e qui ci esprime la sua opinione sui corridoi umanitari:
https://www.facebook.com/ugo.boghetta/posts/1398233330213230?comment_id=1398973536805876&reply_comment_id=1399001353469761&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R9%22%7D
Vittorio Toscano, dirigente genovese del PRC, avvalla gli sproloqui di Carlo Scarfò, ex dirigente regionale ligure del partito, a favore delle frontiere che l’Occidente imperialista chiude contro le vittime dell’imperialismo e a favore dell’adozione da parte di Rifondazione del programma dei neonazisti di Alternative für Deutschland:
https://www.facebook.com/groups/280607759886/permalink/10154100687974887/
…ed ha idee e lotte in comune con Quelli che tengono a Certosa, un gruppo rondaiolo ( http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/02/20/ASWLmbeB-sicurezza_persone_passeggiata.shtml ):
https://www.facebook.com/groups/1451262171870500/permalink/1621374541525928/?comment_id=1621377164858999&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R9%22%7D
…alle cui “passeggiate” questo verbale dice che Toscano ha partecipato:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1291422367610476&set=gm.968990619898263&type=3&theater
Michele De Luisi, del coordinamento nazionale della sezione giovanile del PRC (immaginate a chi cadrà nella mani il partito tra qualche anno), condivide articoli e mette “mi piace” a commenti nello stile della peggiore destra:
https://www.facebook.com/dontstolebikeplz/posts/1332669496814652?comment_id=1332676383480630&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R0%22%7D
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=297448743965301&set=a.163708414006002.1073741827.100011005334647&type=3&theater
Leonardo Cribio, candidato due volte alle comunali a Milano, sul proprio diario Facebook ci espone le sue posizioni su:
– Marine Le Pen, di cui condivide questo video in cui la presidentessa del FN esprime le proprie posizioni xenofobe:
https://www.facebook.com/leo.bi.5682/posts/1929042327365279
– Immigrazione:
https://www.facebook.com/leo.bi.5682/posts/1980839425518902?pnref=story (si noti che Luigi Ciancio lavora per il blog neofascista Oltre la Linea, reincarnazione di Azione Culturale di Alessandro Catto: https://www.facebook.com/luigi.cianciocelex/about?lst=100016515488597%3A100002704609186%3A1495536153 )
– ONG che salvano vite:
https://www.facebook.com/leo.bi.5682/posts/1968025510133627
– Etnicizzazione gitanofoba della cronaca dalla TV spazzatura: https://www.facebook.com/leo.bi.5682/posts/1903885686547610
Ora, Cribio è famoso per quell’uscita sulle foibe che gli costò le dimissioni da consigliere comunale. Tuttavia, se avesse espresso le sue posizioni davanti ad un brigata titina, magari davanti a dei partigiani jugoslavi di origine romaní, ho l’impressione che una visita speleologica in qualche anfratto del Carso se la sarebbe guadagnata.
Almeno alcune idee di questo Cribio sono condivise da Alessandro Pascale:
https://www.facebook.com/aureliano.buendia.1985/posts/10155383568930053
Pascale, come Gimona, è dirigente nazionale di Rifondazione e come Gimona fa parte del gruppo dei contributi alla pagina terzaposizionista Fronte del Popolo:
https://www.facebook.com/groups/1076551472426687/?order=&filter=&member_query=pascale&view=members
Sarà che secondo Pascale, se non fosse per il reclutamento di “un ampio esercito industriale di riserva” costituito dai pari di `Abd-es-Salam Ed-Danf a quest’ora “la feroce lotta di classe con cui gli [italici] operai cercano di migliorare la propria condizione” avrebbe trionfato?
https://www.facebook.com/groups/iscrittirifondazionecomunistamilano/permalink/1056620287803360/
Certo avere immigrati ricattabili, in quanto obbligati alla clandestinità e senza neanche il diritto alla rappresentanza democratica alle elezioni conviene ai padroni, ed aizzargli contro un sottoproletariato ed un’aristocrazia operaia autoctoni che vedono nel proletariato del Terzo Mondo un nemico da lasciar annegare in mare, come gli operai inglesi contro quelli irlandesi di cui parlava Marx nella lettera a Meyer e Vogt del 1870, giova al capitale, ma qualcuno preferisce fare il gioco di quest’ultimo riempiendosi la bocca di pseudomarxismo in stile Fusaro…
Grazie di questo interessantissimo (e preoccupante nei contenuti) tuo commento. Possiamo ripetere quello che ha scritto uno dei nostri autori qui sul blog, che si firma come Jean De Mille: “quando il comunismo (o il radicalismo di sinistra) viene meno ai valori solidaristici e non si pone più come un elemento di liberazione universalistico, in quel momento stesso cessa di esistere”. Molti, se lo sono dimenticato.