di Dario MARCHETTI
Schifo e tristezza: questi sono i sentimenti che ho provato di fronte ad appuntamenti come quello del Brancaccio che intendeva riunire tutto quello che si muove a sinistra del PD per riportare quei voti nell’alveo della ditta.
Tralascio il fatto che si tratti ormai di appuntamenti in cui il popolo non è più contemplato, immaginando di potergli calare sulla testa decisioni prese dall’altro, anzi dei quali al popolo non potrebbe fregare di meno, e passo alla sostanza della cosa.
Di cosa di discute in questi consessi?
Della terrificante situazione di un Paese che vede ormai anche gran parte dell’ex ceto medio scivolare vero la povertà?
Della dismissione di diritti acquisti in decenni di lotte?
Del progressivo peggioramento del potere di acquisto di salari e stipendi?
Della necessità di uscire dalla gabbia UE, in cui le politiche solidaristiche non sono contemplate?
Della privatizzazione dei beni pubblici?
Della distruzione di scuola e sanità pubblica?
Non sia mai, oggetto della discussione sono sempre loro, lor signori: forma partito, alleanze e cazzate consimili.
E qualcuno si stupisce se questi una volta si riunivano al Palazzo dello Sport e oggi non riescono neanche a riempire un piccolo teatro?
Tristezza e schifo…
Mi ritrovo a pensare a tutto questo agitarsi ,di raduni, di agglomerarsi di vecchie facce sempre quelle che parlano di una sinistra …ma quale non lo sanno più neanche loro completamente sganciati dal popolo e voglio sottolineare popolo .
La gente comune che ormai, non solo non ce la fa più, ma non li capisce più ..ed è la cosa peggiore.
La non politica attuale non arriva a parlare alla gente.
Io ho bisogno di un grande risveglio e non lo vedo in queste “combriccole” in cerca di un’ unità ,che non potrà durare e non porterebbe a niente.
Mi sembra quel gioco del correre intorno ad un tavolo per accaparrarsi una sedia ..magari uno resta fuori, ma è solo un gioco
La maggioranza vince e si tiene saldo quello che ha conquistato ancora e ancora…. Lo ripeto ho bisogno di un grande risveglio.. Proviamoci