di Giorgio CAMERANESI
La celebrazione dell’anniversario dei 60 anni dalla firma dei Trattati europei di Roma dello scorso sabato si è consumata in una delle più immani disinformazioni di massa di tutti i tempi.
Guardate come hanno ridotto la Grecia e ditemi se pensate che i burocrati e gli ordoliberisti europei dopo 60 anni possano davvero voler costruire quella che ancora qualche illuso chiama “un’Europa diversa”.
Come al solito i fatti di sabato sono stati travisati da giornali e televisioni, ma soprattutto, questa volta hanno voluto dare un senso “popolare” all’evento con alcune manifestazioni.
Quattro manifestazioni “pro Europa a patto che l’Europa cambi”, tre a Roma e una a Londra, e inoltre hanno cercato di mascherarle concedendo una manifestazione “contro l’Europa”, promossa dalla piattaforma Eurostop, con la speranza che finisse in disastrosi scontri: ma, nonostante le forze dell’ordine abbiano provato a provocarli, non ci sono riusciti.
Tutti questi aspetti non vanno minimamente tralasciati!
Sabato si è consumata la piu’ grossa presa in giro dei popoli europei.
Hanno nuovamente sottoscritto dichiarazioni retoriche estremamente orientate, affermano, verso il popolo europeo che parlavano sopratutto di diritti e hanno rimarcato anni di mancanza di guerre, rivalutando i principi fondanti dell’Europa.
Tutto questo per contrastare il crescente tornado del populismo mondiale, perché non solo li sta facendo tremare, ma perché sanno che non sono neppure in grado di contrastarlo, se non con bugie e repressione.

Enrico Letta balla durante le Andreatta Lectures
Le paradossali dichiarazioni del Presidente della Repubblica italiano, che prevede l’attuazione di questi principi nei prossimi dieci anni, sono una evidente volontà di non metterli in atto e quindi il nuovo trattato firmato ieri è nato già morto!
Sessanta anni di predomini finanziari delle classi dominanti hanno portato al disastro economico europeo.
Per questo ho deciso di proporre e guardare insieme a voi un video su come hanno ridotto la Grecia e vi chiedo: queste ignobili carogne possono cambiare?
Rilanciamo l’Europa con principi diversi e facendo scendee dalla carrozza i falchi, rilanciamola con una spinta di sussidiarietà come non si è mai vista, attiviamo la romana pubblicatio bonorum per recuperare il maltolto dai pirati politici e dai loro discendenti e familiari, creiamo un movimento che blocchi le jene che ci depredano e con quel movimento impediamo che i loro discendenti godano i frutti del loro maltolto, fino ai empi di Lucio Cornelio Silla questo era possibile con la publictio bonorum, poi l’eccessivo e abnorme piesmo della chiesa, e l’avidità dei falchi ha smorzao i principi che erano alla base del diritto univaersale, quelli di Ulpiano….oggi incisi sull’entrata del tribunle di Milano, ma solo sull’entrata! abbiamo un Papa che in pratica ci sa riportando su quei principi….
Fernando, ci piacerebbe pensare alla possibilità di riuscire a realizzare quello che affermi, ma gli studi e la realtà dimostrano che purtroppo sia il meccanismo dell’Euro, che IMPONE il controllo dei prezzi e quindi la deflazione salariale, sia le costrizioni sui bilanci nazionali scritti nei Trattati, impediscono qualunque tipo di Europa diversa… Bisognerebbe riscrivere tutto. Impossibile. La Germania e i Paesi del Nord non accetterebbero mai di devolvere il 10% (sono studi economici autorevolissimi) del loro Pil ai paesi del Sud. Quindi, prima bisogna uscire, poi coordinarsi con gli altri paesi che condivideranno una strada diversa. Cooperativa ed espansiva.