di Antonio CAPUANO – Coordinatore Nazionale del Movimento Essere Sinistra MovES
Mentana, Casapound e gli Spada: ovvero l’insostenibile leggerezza dell’essere (Super-Partes).
Nell’epoca del “Buonismo” in cui il termine bontà acquisisce un inspiegabile accezione negativa, ecco che opinione pubblica e media, Mentana e Formigli in testa, rivalutano anche i Fascisti, li elevano ad interlocutori e li considerano “pienamente inseriti nel processo democratico“. Con tutte le devastanti conseguenze sociali e politiche che ne conseguono.
La vicenda di Spada e della vergognosa testata al giornalista Rai rappresenta soltanto la desolante punta dell’iceberg, dato che questo problema ha una genesi profonda che parte da lontano e sta recentemente raggiungendo il proprio apice, con soggetti politici e mediatici che fanno a gara a mostrarsi “Super Partes” e per farlo, finiscono solo per diventare amebe prive di personalità, che si lasciano plasmare in funzione del proprio tornaconto e dimenticano che tolleranza e democrazia non sono slogan, ma modi di intendere la vita, forme di libertà nonché conquiste etiche, politiche e sociali frutto di mille storiche battaglie.
Basti pensare proprio a Mentana, emblema del giornalismo 3.0 che forte del suo consenso, si accomoda in casa di CasaPound con l’intento di costruire allo stesso una verginità politica e spiegarci che sono un normale soggetto del processo democratico e come tali vanno trattati.
Ma se la Costituzione più tollerante del mondo, prevede l’antifascismo ci sarà un perché e quindi non ritenere gente che evoca il Duce come un proprio interlocutore, non è certamente simbolo di chiusura antidemocratica, bensì manifestazione di un pluralismo e di un dialogo improntati però al rispetto delle libertà fondamentali.
Del resto l’apologia di fascismo nasce come forma Costituzionale di tutela e non certo come vessante legge discriminatoria.
Ma di sicuro a Mentana è sfuggito questo che per quelli come lui è solo un dettaglio.
Così, a forza di legittimare i vari populismi delle destre “prima gli italiani“, “aiutiamoli a casa loro” etc. si finisce con l’istituzionalizzare una cultura dell’odio, con il suo carico dilagante di intolleranza al seguito.
Accade che Salvini si vanta di certe teorie, che CasaPound e Forza Nuova dettano l’indirizzo politico, la gente sbraita e il consenso cresce, che un Premier possa portare in crisi la Catalogna a suon di proclami populistici sull’indipendenza per poi tradire un intero popolo scappando in Belgio e abbandonarlo a se stesso e quindi, dulcis in fundo, che un mafioso divenga un interlocutore politico e tocchi andare ad intervistarlo in quanto parte del processo democratico, giocandosi il naso e rischiando ben altro.
Del resto del “paradosso della tolleranza” ci aveva già parlato unio come Popper e proprio in nome di quel principio tale per cui “nel nome della nostra tolleranza, dobbiamo rivendicare il diritto a non tollerare gli intolleranti“.
Mi viene da dire che possiamo anche tollerare Mentana (forse) che gioca a fare Dio sui Social (cd. Blastare) perché fa moda e audience, ma allo stesso tempo possiamo e dobbiamo batterci nel nome della libertà e della democrazia perché non siano un post irriverente o una forzatura lessicale sulla tolleranza a cancellare la storia di questo Paese e a riportare in auge una macchia che solo il sangue dei Partigiani prima e la visione dei Padri Costituenti poi, avevano sapientemente lavato via.
Quindi non se la prenda il Direttore Mentana, ma ai suoi post carichi di like su Facebook, continuiamo a preferire gli illuminati discorsi di Calamandrei e i nostri precetti Costituzionali, nel nome dei quali non potremo mai minimizzare su un mafioso che rompe il naso ad un giornalista o peggio riabilitare il periodo più oscuro della nostra storia, neanche se il giornalista del momento quale è Mentana, tiene uno pseudo “confronto democratico” nella sede di CasaPound stringendo la mano ai fascisti.
Sarà che siamo all’antica, ma siamo legati ai valori di un’epoca in cui la democrazia si è conquistata con un pugno chiuso e non svenduta per un pugno di Like.
Non comprendo il contenuto di questo articolo, un vostro collega durante l’esercizio delle sue funzioni subisce un’aggressione con stampo fascista, qualcuno si preoccupa per evidenziare pubblicamente il fatto al fine di far evidenziare e far emergere il legame che c’è tra forze politiche fasciste e malavita organizzata e voi vi permettete di bacchettare Mentana e la trasmissione di Piazza Pulita.
Non vi rendete conto in che situazione rischiosa si trova il nostro Paese? Il livello sociale disgregato, la crisi economica che mette in difficoltà molte famiglie, i partiti chiusi al loro interno a difesa dei loro interessi, il distacco del rapporto tra politici e cittadini, la presenza sempre più crescente e organizzata di formazioni fasciste, razziste, xenofobe, in una situazione di disgregazione così, se si presenta qualcuno che dice di mettere ordine usando la maniera forte chi lo ferma l’Unione Sovietica? L’organizzazione del PCI che abbiamo conosciuto fino alla morte di Berlinguer? o l’attuale sinistra frammentata, screditata e senza un rapporto reale con i cittadini sul territorio? Renzi di colpe ne ha moltissime ma non può essere il paravento di tutti coloro che hanno concorso a determinare guasti enormi che pagheranno seriamente le prossime generazioni.
Sta sparendo la cultura di sinistra, una sinistra ormai disgregata e screditata è ridotta al lumicino basta vedere il risultato delle ultime elezioni in Sicilia, tutti insieme hanno ottenuto il 3% degli elettori ed il 6% dei votanti, a Ostia la sinistra unita ha ottenuto il 2% degli elettori.
Quindi il problema è Mentana? La sinistra che dice di cercare l’unità della sinistra in presenza di un fatto di aggressione vergognoso, con risvolti politici preoccupanti, ha perso una grossa occasione per dimostrare la vera intenzione di cercare l’unità della sinistra, non sono stati capaci (non dico di mobilitare i cittadini per una o più manifestazione nel paese che sarebbe stato troppo bello) di fare un comunicato cittadino pubblicamente, invitando i cittadini a prendere le distanze e magari anche a vigilare democraticamente per tentare di ristabilire una certa legalità.
Il testimonio della mobilitazione cittadina passa dalla sinistra al M5S con la manifestazione programmata per sabato 11 Novembre, in questo modo la grande sinistra ha fatto un grande regalo al M5s.
Dato che avete lo strumento d’informazione Invece di preoccuparvi di Mentana non pensate che sia opportuno utilizzare le forze in modo proficuo per fare proposte innovative che permettono di uscire da questo caos?
Caro Sig. Carbone, ci vuol molto poco a capire il senso , il contenuto di questo articolo. Non bisogna certo essere dei laureati o diplomati per capire; eppure Lei e mi sorge il dubbio che sia del tutto intenzionale il suo pensiero, fa per non comprenderne il senso. Certo che si devono bacchettare ( io li prenderei a calci ) giornalisti come Mentana o suoi emuli in cerca di notorieta’. Il loro modo di fare pseudo-giornalismo invitando gli intolleranti di vario genere per un confronto che vogliono far passare come processo democratico non avalla altro che il fascismo stesso – che ricordo e’ punibile per legge – dimenticando la sua certa connessione con la malavita organizzata e Ostia insegna col caso Marsella, denunciato per minacce di morte a degli studenti liceali e che poi ha preso pure molti voti portando Casapound (fascisti legati alla malavita organizzata) al 10%.. Le ricordo, inoltre che a Roma ,come anche a Pomezia e Ardea, Casapound e’ alleata al movimento 5 stelle. E’ questo avallare, contro il volere di un intero popolo tramite la nostra Costituzione , che porta a questo stato di cose: far passare per normale processo democratico cio’ che non è e mai lo sara’, checche’ Lei ne pensa. Perche’ giornalisti o pseudo tali non ricordano invece loro la Costituzione italiana con una semplicissima domanda?…..loro sono fascisti e basta e come tali devono essere trattati, e cioe’ punibili per legge. Per quanto riguarda la sua disquisizione sulla sinistra( quale?) , Le ricordo che il disegno di distruggerla da parte di Renzi per conto dell’oligarchia che lui rappresenta è riuscito in parte. Noi comunisti, socialisti e movimenti c’eravamo in piazza a Roma l’11 ed eravamo 10000 contro le politiche neo-liberiste di tutto il Parlamento….ripeto, di tutto il Parlamento nessuno escluso, in quanto tutte le forze in esso rappresentato non sono altro che espressione del neoliberismo piu’ becero e di esempi se ne possono fare a centinaia, a partire da quella che io chiamo legge Fornero; è vergognoso definire di sinistra forze come il Pd, Sinistra Italiana, Possibile e alleati vari , come altrettanto dovrebbero vergognarsi di farsi chiamare di sinistra. Sono loro( insieme a tutto il Parlamento) che hanno governato, governano o sorreggono il Governo stesso, anche le opposizioni stesse che mai ho visto e mai vedro’ in piazza a tutela dei lavoratori, studenti, pensionati o a tutela del Welfare massacrato…..sono tutti loro che hanno partecipato e che continuano imperterriti alla macelleria sociale. Se lei fosse stato in piazza con noi, invece di stare dietro una tastiera a disquisire sicuramente avrebbe capito e capisce di cosa sto parlando e se seguisse questo sito certamente non scriverebbe di mancanza di proposte. Pertanto la invito a documentarsi. Buona giornata
Ben argomentato, i giornalisti oggi non sanno fare il loro mestiere sembrano voler salire sul presunto carro del vincitore del momento.. Anche se piccolo piccolo
Poco importa che questo comporti la revisione del fascismo e che la nostra Costituzione ne vieti il riformarsi.
Il crescere delle destre è un fenomeno europeo pericoloso , noi non vogliamo alle prossime elezioni confrontarci con fenomeni come CasaPound.Ho seguito allibita alla trasmissione di Formigli Piazza pulita con invitato d’eccezione il leader di CasaPound che oltre a non saper parlare coerentemente non rispondeva alle domande del giornalista sul tema della violenza non ho resistito a lungo
Se questo è il futuro politico messo in bella mostra dai nostri giornalisti mainstream non possiamo che avere molto lavoro da fare